Luoghi dalla storia antica, città che narrano tradizioni millenarie, borghi da scoprire, castelli e manieri dal fascino immutabile, tradizioni contadine, sapori intensi che raccontano generazioni e territori che si rincorrono tra boschi, pianure e colline: tutto questo è l’Emilia Romagna, una Regione che parla attraverso il suo patrimonio storico-culturale, che accoglie i viaggiatori e fa innamorare per la sua genuina bontà.
Un territorio che il progetto Destinazione Turistica Emilia si pone l’obiettivo di promuovere, narrare e aprire al mondo. Un viaggio del gusto, dei sapori antichi, dell’arte e della natura da vivere e ricordare, assaporando il piacere di attraversare paesaggi diversi tra loro ma accumunati dalla passione per le proprie radici, per i tesori che ne identificano i tessuti architettonici cittadini e per le diverse produzioni che rappresentano delle eccellenze gastronomiche a livello mondiale.
Il percorso racchiuso da Destinazione Turistica Emilia parte da Parma, designata Città della Gastronomia Unesco e Capitale della Cultura 2020, per arrivare a Reggio Emilia e Piacenza: tre città simbolo di una terra portabandiera di tradizione, ma anche di vivace spinta innovativa, fondate circa 2200 anni fa lungo l’asse romano della via Emilia. Ed è proprio questa strada la linea di comunicazione che collega come un fil rouge il cammino attraverso una Regione che ha tanto da trasmettere.
Qui si incontrano epoche passate, romanico, rinascimento e barocco, ma anche opere contemporanee di Santiago Calatrava e Renzo Piano. Qui si alza lo sguardo per ammirare i Castelli del Ducato, ci si ferma per visitare dove nascono alcune delle eccellenze che fanno della Food Valley un unicum nel mondo. E qui si contempla la natura, si incontra la tranquilla sonnolenza della pianura, la spessa nebbia che costeggia il grande Fiume Po, la frizzante aria assolata delle colline e il verde lussureggiante dell’Appennino.
VISIT EMILIA: TRA PARMA, REGGIO EMILIA E PIACENZA
Parma, la piccola Parigi, con le sue vie acciottolate del centro storico, con i palazzi antichi e le facciate variopinte che si susseguono lungo il corso del fiume che attraversa la città, diventa punto di partenza per un tour che schiude meraviglie dell’arte come il Teatro Farnese, la Biblioteca Palatina, la Galleria Nazionale, i Chiostri del Correggio e la Camera di San Paolo, per poi toccare il Teatro Regio e la splendida Piazza del Duomo. Un percorso che porta a incontrare sapori autentici, godendo pienamente la piacevolezza di tipicità quali Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma, Culatello di Zibello, fino alla sosta mangereccia più pura dove la tavola parmigiana si esprime attraverso primi corposi quali Tortelli e Anolini.
Basta spostarsi in provincia per spaziare tra i gioielli della bassa parmense. Una passeggiata tra Busseto, con il suo Teatro, e Roncole, dove la Casa natale del grande Giuseppe Verdi testimonia la nascita del Maestro, passando per Villanova sede della splendida Villa Verdi. Un lascito che permea l’atmosfera delle terre verdiane, paesi e storie che vivono e custodiscono la memoria dell’artista.
Ma la provincia di Parma è anche montagna, con la sua rusticità e i suoi prodotti tipicamente riconosciuti: impossibile resistere al fungo porcino di Borgotaro o al tartufo nero di Fragno.
Il viaggio tra Reggio Emilia e Piacenza diventa poi il momento per visitare aziende ed entrare in contatto con le diverse realtà produttive; per trovarsi al cospetto di rocche, castelli e dimore storiche: 50 di età diverse dal Castello di Canossa, Torrechiara, Montechiarugolo, Bardi o Rivalta; per degustare i salumi dop di Piacenza, l’Aceto Balsamico Tradizionale, il famoso “Pan del Re” e l’irresistibile Erbazzone di Reggio Emilia.
PARMA INCOMING: UN VIAGGIO A MISURA DI DESIDERI
Scoprire il patrimonio che circonda queste tre città significa anche saper vivere nel modo giusto quell’esperienza che ognuno di noi cerca. Ed è questo che Parma Incoming fa da quasi vent’anni: organizzare in maniera sartoriale un viaggio personalizzato che sia in grado di rispecchiare le esigenze e i desideri di conoscenza, divertimento ed esplorazione del territorio Emilia.
Perché non ci sono mai viaggi uguali, perché il fermarsi a mangiare nell’osteria o trattoria giusta non è un caso, perché qui l’aria risuona con la musica di Verdi e Toscanini, perché il turismo richiede di essere lento, curioso e attento anche a quei piccoli, meravigliosi dettagli, che solo l’occhio affamato di bellezza sa vedere.